Tesla firma un accordo da 4,3 miliardi di dollari (3,7 miliardi di euro) con LG Energy Solution (LGES) per la fornitura triennale di batterie al litio-ferro-fosfato (LFP). Lo riporta l’agenzia di stampa Reuters, secondo la quale l’azienda sudcoreana produrrà accumulatori in una fabbrica in Michigan per fornire un flusso costante di celle dal 1º agosto 2027 al 31 luglio 2030.
All’inizio della settimana, era stata la stessa LGES ad annunciare la firma di un contratto con un importante cliente estero, senza specificarne il nome. Adesso, grazie a una fonte informata, sappiamo che si tratta di Tesla, la quale, a causa dei dazi, vorrebbe ridurre la propria dipendenza dalle importazioni cinesi.
Perché Tesla compra da LGES
Ad aprile, Vaibhav Taneja, chief financial officer della Casa, aveva affermato che i dazi all’import di componenti per batterie cinesi avevano un impatto “sproporzionato” sul business energetico, che si approvvigiona principalmente dalla Cina. “Stiamo anche lavorando per garantire una catena di forniture aggiuntiva da aziende non cinesi, ma ci vorrà del tempo”.

Le batterie LFP prodotte negli Stati Uniti saranno utilizzate nei sistemi di accumulo di energia come il Tesla Megapack
I vantaggi per LGES
LGES è uno dei pochi produttori di batterie LFP negli Stati Uniti. Ha aperto il suo stabilimento in Michigan a maggio e collabora con General Motors per fornire accumulatori a prezzi accessibili per futuri modelli elettrici come la nuova Chevrolet Bolt. Anche Ford sta investendo in questa chimica, mentre Tesla lavora a una propria struttura in Nevada, operativa entro la fine dell’anno.
“Altri attori, tra cui aziende sudcoreane come Samsung SDI e SK On, devono ancora entrare nel mercato statunitense delle LFP. Così LGES gode del vantaggio di primo arrivato”, dichiara Cho Hyun-ryul, analista senior di Samsung Securities, a Reuters.
“Mentre i rivali hanno solo annunciato piani, LGES rimane l’unico a produrre attivamente su larga scala”.
