Sembra proprio che Tesla sia entrata in una fase di refresh a basso sforzo dei propri modelli. Poco più di una settimana fa, il marchio statunitense ha presentato le versioni Standard delle Model 3 e Model Y, pensate per essere più economiche sacrificando una certa quantità di comfort e optional.
Ma, prima ancora, la Casa aveva lanciato un’altra variante della Model Y: la Model YL, versione a sei posti e passo lungo del SUV elettrico, pensata per un mercato, la Cina, dove questo segmento sta diventando sempre più popolare.
E cosa ne pensano gli automobilisti cinesi? Risponde Mark Rainford del canale YouTube Inside China Auto, che ha provato la vettura. Responso? Pro e contro.
Piacere di guida
“Sospensioni morbide e sterzo leggero. Nella Model YL, ogni input si sente sulla strada. L’equilibrio e la stabilità della macchina sono eccellenti”.
In sostanza, la versione a passo lungo del SUV resta piacevole da guidare, anche se non risulta particolarmente sportiva rispetto a rivali come la Zeekr 7x.
Interni da rivedere
La terza fila di sedili presenta però diversi problemi:
- poco spazio per le gambe
- poggiatesta molto vicino al vetro
- sedili montati quasi a filo del pavimento
Altri crossover elettrici a tre file offerti in Cina presentano posizioni più tradizionali, con maggior spazio e protezione dal Sole. La sospensione rigida, poi, riduce ulteriormente il comfort per chi viaggia sulla terza fila.

Foto di: Li Auto
Anche l’abitacolo presenta dei imiti: la pelle e lo schermo sono buoni, ma concorrenti come la Li Auto i8 offrono vera pelle Nappa e schermi doppi; i sedili della seconda fila hanno braccioli motorizzati, ma mancano di funzioni come il recline zero-gravity o inclinazione dei cuscini; la i8 offre persino uno schermo stile “theatre” ribaltabile per giochi o console, mentre la Model Y ha solo un piccolo display centrale basso.
Prospettive per il mercato
Nonostante i difetti, Rainford resta ottimista. La guida e la reputazione del marchio Tesla potrebbero garantire alla Model YL un moderato successo.
“In Cina, è il marchio a fare la differenza. La maggior parte dei compratori non guarda nemmeno alla concorrenza”.
