Inizia l’era dei Supercharger V4. Tesla attiva le sue prima colonnine ultrafast a Redwood City, in California, con potenza di ricarica fino a 500 kilowatt (kW). L’obiettivo è ridurre i tempi di sosta per fare il pieno e il traffico alle stazioni, rendendo più convenienti e piacevoli i viaggi lunghi in auto elettrica.
La rete Tesla Supercharger è – ricordiamo – la più grande e affidabile al mondo. Finora, però, la stragrande maggioranza delle colonnine offriva una potenza massima di 250 kW, mentre un numero crescente di veicoli, soprattutto quelli con architettura a 800 volt come il Cybertruck o Lucid Gravity e Hyundai Ioniq 9, accettano velocità ben più elevate. Contemporaneamente, competitor come Electrify America, Ionity e ChargePoint si stanno dotando di caricatori da 350-400 kW.
Per tutti, ma non subito
Inevitabile che Tesla si adeguasse alla concorrenza. I Supercharger V4 supportano architetture da 400 a 1.000 V; anche automobilisti in Chevy Equinox EV o Lucid Gravity possono quindi fare il pieno di energia alle stazioni di Elon Musk e soci. Ma non subito: l’uso dei Supercharger V4 è limitato alle vetture di Elon Musk e soci. La Casa dichiara infatti che altri marchi avranno accesso alle super colonnine nel quarto trimestre, una volta completati i controlli ingegneristici necessari.
Più potenza, ma solo sul Cybertruck (per ora)
I proprietari del Cybertruck – il veicolo Tesla che accetta le potenze maggiori – possono aspettarsi una ricarica più veloce di circa il 30%. Nessun cambiamento, invece, per i conducenti di Model 3, Model S, Model X e Model Y; tutte vetture che con architetture da 400 volt e, perciò, potenza massima di 250 kW.

Foto di: Tesla
