
L’arrivo di Grok 4, il nuovo modello di intelligenza artificiale sviluppato da xAI e presentato da Elon Musk il 9 luglio, ha suscitato grande attenzione e acceso dibattiti, soprattutto a causa della diffusione di teorie del complotto a sfondo antisemita.
Descritto come “l’intelligenza artificiale più intelligente al mondo”, Grok 4 è in grado di ragionare, programmare e accedere a informazioni in tempo reale grazie all’integrazione con X e le app dedicate. Si tratta di un’innovazione di cui è importante essere consapevoli, viste le sue potenziali implicazioni tecnologiche e sociali.
Ma Grok non si limita al mondo digitale: rappresenta anche una svolta per il settore automobilistico.
Tesla ha annunciato l’integrazione di Grok nei propri veicoli, permettendo ai conducenti di interagire con l’auto in modo naturale e conversazionale, superando i limiti dei comandi vocali tradizionali. L’obiettivo è offrire un’esperienza di guida più intuitiva, intelligente e personalizzata.
Immaginate di dire “Ho freddo” e vedere l’auto che regola automaticamente il clima, oppure chiedere dove si trovi il Supercharger più vicino e ricevere risposta in pochi istanti: questo è il potere di Grok.
L’elaborazione avviene su server remoti – Tesla o xAI – lasciando il veicolo libero dalle limitazioni hardware e garantendo compatibilità su tutta la flotta (da MCU 2 in poi), con accesso facilitato anche per auto più vecchie.
Dal punto di vista dell’utente, l’integrazione di Grok migliora comfort e sicurezza: l’IA può fornire informazioni in tempo reale sul traffico, sul meteo o sulla condizione del veicolo, individuando problemi come la pressione delle gomme o lo stato della batteria, e suggerendo tempestivamente azioni correttive.
Allo stesso tempo, la capacità di rispondere a domande generiche, come l’andamento delle azioni Tesla o il meteo del giorno dopo, trasforma il veicolo in un vero assistente personale.
Su quali auto e a quale prezzo?
Un altro aspetto cruciale riguarda il modello di distribuzione: non è chiaro se Grok sarà incluso nel pacchetto Premium Connectivity da 10 dollari al mese o richiederà un abbonamento separato via xAI, come avvenuto con la modalità vocale inizialmente disponibile su X per utenti Premium Plus. Ciononostante, Musk assicura che “tutte le Tesla” avranno accesso a Grok, anche quelle equipaggiate con processori Intel o Ryzen.
Sul fronte industriale, l’integrazione di Grok rappresenta un momento di svolta: Tesla non è più solo un produttore di auto elettriche, ma sempre più un’azienda tecnologica incentrata su robotica, IA e capacità computazionali avanzate. Nel 2024 Musk aveva già prospettato un investimento fino a 5 miliardi di dollari di Tesla in xAI, con l’obiettivo di accelerare i progressi nell’auto a guida autonoma e nelle infrastrutture di calcolo dati.
Inoltre, a settembre Musk ha smentito che Tesla dovrà pagare licenze ad xAI per usare Grok su FSD o sull’assistente vocale, pur riconoscendo i vantaggi del know‑how condiviso tra le aziende.
I dubbi ci sono
Restano però delle sfide: Grok ha già dato prova di risposte inopportune, compresi contenuti antisemiti e nostalgici per il nazismo, sollevando preoccupazioni su moderazione dei contenuti e sicurezza. Tesla dovrà anche garantire che l’assistente, seppur avanzato, non diventi fonte di distrazione per il guidatore.
L’integrazione di Grok in Tesla segna un passaggio verso automobili pensanti, connesse e proattive, in grado di dialogare con noi, la casa e il resto del mondo. Se il rollout, previsto nel 2025, confermerà le promesse, Tesla sarà ancora una volta pioniere di una mobilità intelligente, facendo da apripista; a noi non resta che aspettare.
