L’arrivo del Tesla Semi in Europa sembra solo questione di tempo. Durante il debutto all’IAA di Hannover nel settembre 2024 – dove il camion elettrico americano si era mostrato per la prima volta nel Vecchio Continente – la Casa americana aveva indicato il 2026 come possibile finestra per il lancio. E oggi, a distanza di qualche mese, si intravedono i segnali concreti di preparazione.
Tra questi ci sono l’arrivo di Usuf Schermo come nuovo Head of Business Development EMEA per il Tesla Semi (come da lui stesso annunciato su LinkedIn) e l’inizio degli adattamenti alle normative europee. Ecco i dettagli.
Il Semi europeo è quasi pronto?
La notizia dell’arrivo del nuovo manager è stata riportata in anteprima dal sito americano Electrek, che ha spiegato che Schermo vanta un curriculum di rispetto e adatto alla mansione. Il manager, infatti, ha ricoperto ruoli di responsabilità in aziende del settore dei veicoli commerciali elettrici, come per esempio la direzione vendite di Volta Trucks in Germania tra il 2022 e il 2024 (prima della doppia procedura di insolvenza) e successivamente la direzione commerciale di EVUM Motors, startup tedesca specializzata in furgoni elettrici.
Le nuove notizie sul lancio europeo del camion di Elon Musk, in particolare, coincidono con l’avanzamento della produzione negli Stati Uniti. Qui, infatti, dopo la presentazione della versione definitiva nel 2022 e le prime consegne a clienti come Pepsi, il camion elettrico è ora pronto a iniziare la sua produzione su larga scala.

Foto di: Tesla
Europa nel mirino dal 2026
In ogni caso, il lancio europeo resta fissato per il 2026, come confermato da Dan Priestley, responsabile dello sviluppo camion di Tesla, proprio durante l’IAA dello scorso anno, sempre che – come anticipato – il pesante possa essere adattato al 100% alle normative europee.
Per scendere nei dettagli, per circolare legalmente sulle strade del Vecchio Continente, il camion dovrà affrontare una serie di adattamenti tecnici e normativi. Tra questi, rispettare i limiti dimensionali imposti dall’Ue: la lunghezza massima di 16,5 metri per i veicoli articolati e larghezza massima di 2,55 metri, oltre a eventuali restrizioni sull’altezza.
Un altro punto chiave, poi, sarà l’integrazione dei sistemi di sicurezza attiva e passiva richiesti dall’Ue, come gli ADAS: qualcosa che per Tesla non dovrebbe essere difficile. Infine sarà importante garantire la compatibilità con la rete europea di ricarica in MegaWatt.

Foto di: Tesla
