L’International Council on Clean Transportation (ICCT), organismo internazionale che si occupa di mobilità sostenibile, ha presentato il report annuale sulla transizione ecologica e sull’andamento del mercato delle auto elettriche. Lo studio si basa sui dati provenienti dai sei principali mercati al mondo: Cina, Europa, India, Giappone, Corea del Sud e Stati Uniti.

Nell’edizione di quest’anno sono contemplati i 21 principali costruttori di automobili del pianeta, che pesano complessivamente per il 90% del totale delle vendite. L’ICCT ha valutato la strategia verso l’elettrificazione di ciascuno di essi attraverso 10 indicatori chiave che hanno permesso di confrontare le Case nella loro corsa alle zero emissioni.

La Cina cresce più di tutti

La nuova analisi mostra un divario crescente tra le Case automobilistiche cinesi, che stanno consolidando la loro leadership nel mercato dei veicoli elettrici, e le principali Case automobilistiche europee, che faticano sempre di più a tenere il passo. Questo si riflette nella classifica generale, che vede Tesla e BYD ai primi due posti e, dal terzo posto in avanti, una moltitudine di brand nati nel Paese del Dragone.



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La classifica dei primi 21 costruttori al mondo di auto

Foto di: ICCT

Riguardo ai primi due posti, Tesla rimane davanti a BYD, per quanto questa ormai venda più auto elettriche della concorrente guidata da Elon Musk. BYD ha perso terreno su fronti quali il consumo energetico della flotta o l’autonomia delle proprie vetture. Tesla è quindi riuscita a difendere la sua posizione di vertice, sebbene le vendite siano rimaste stagnanti nel 2024 rispetto all’anno precedente (per BYD le immatricolazioni di BEV sono aumentate del 25%, quelle di BEV e PHEV del 47%).

C’è chi migliora e c’è chi peggiora

Guardando la classifica stilata sui dati raccolti nel 2024, Tesla ha mantenuto lo stesso punteggio del 2024 (100 su 100). BYD, invece, è scesa di 1, passando da 76 a 75. Anche Mercedes, Volkswagen, Renault, Stellantis e Nissan hanno perso 1 punto rispetto all’anno scorso.

SAIC, Geely, Changan, Chery, Great Wall, BMW, General Motors, Ford e Honda sono migliorate, mentre Hyundai-Kia, Toyota, Mazda e Suzuki (queste ultime agli ultimi due posti in classifica) hanno fatto registrare uno score invariato.



BYD Dolphin Surf

Foto di: BYD

Corea e Giappone sono indietro

In generale, secondo la classifica ICCT, le principali Case automobilistiche con sede in Giappone e Corea del Sud rimangono indietro, con le sole Honda e Nissan che stanno facendo progressi: “Honda ha introdotto la sua prima auto elettrica, la Prologue, negli Stati Uniti, e le vendite hanno portato a miglioramenti sostanziali in tutti i parametri prestazionali dei veicoli BEV per l’azienda.

Nissan ha rafforzato la sua ambizione in termini di zero emissioni separando l’obiettivo del 40% di “ZEV” entro il 2030 da un obiettivo precedentemente annunciato che includeva anche i veicoli ibridi.

Nell’analisi dell’ICCT, Tata Motors è la prima Casa automobilistica a passare da “in ritardo” a “in transizione”. Perché nel 2024 ha introdotto nuovi modelli di veicoli elettrici che hanno diversificato la sua offerta. Tata e la sua controllata Jaguar Land Rover hanno inoltre intensificato gli sforzi nel riciclo e nel riutilizzo delle batterie nei principali mercati.



Tata Harrier 2025

Foto di: Tata

L’elettrico è al 20%

Il rapporto ICCT afferma che i veicoli elettrici hanno rappresentato quasi il 20% delle vendite globali di auto nel 2024: è la quota di mercato più alta mai registrata fino ad oggi. Anche le vendite di tutti i veicoli a zero emissioni hanno continuato a crescere: dal 2022 al 2023, l’aumento è stato del 26%; dal 2023 al 2024 del 27%.

Però molti costruttori si aspettavano una transizione ancora più rapida. Per questo gruppi come Ford, Tata Motors, Dacia, MINI e Volvo hanno ritirato o rivisto i loro obiettivi verso le zero emissioni. Solo Changan e Hyundai-Kia hanno ritoccato verso l’alto (di poco) i loro obiettivi sulla transizione. In generale, però, nel report si legge che “nessuna delle 21 Case ha aumentato significativamente i propri investimenti sull’elettrico nel 2024″. 



Concetto Kia EV2

Foto di: Kia

In tutto questo, la Cina continua a essere di gran lunga il primo mercato al mondo per le auto elettriche. Però sta attraversando un periodo complicato, in cui la crescente concorrenza spinge molti costruttori a tagliare i prezzi. Questo, come è intuibile, può mettere a rischio la redditività e potrebbe portare qualcuno anche alla bancarotta.



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