Da tempo leader dell’auto elettrica, l’americana Tesla sembra ormai superata dai competitor cinesi. La conferma arriva dagli analisti di Morgan Stanley, secondi i quali Elon Musk e soci non riusciranno a tenere il passo coi veicoli elettrici made in China.
“La Cina potrebbe aver già vinto la battaglia” dichiarano gli esperti in un report.
Le osservazioni arrivano subito dopo la presentazione del SUV elettrico YU7 di Xiaomi, colosso dell’elettronica presente nel business dal 2021, quando lanciò l’idea di produrre anche vetture a batteria. La prima creatura è stata la berlina SU7, che già l’anno scorso aveva impressionato dirigenti del settore come il ceo di Ford, Jim Farley.
La YU7 è il secondo veicolo di Xiaomi. Si presenta come un crossover elegante ad alta tecnologia, pensato per essere rivale diretto della Model Y. Morgan Stanley sostiene che la società cinesi superi il leader storico dei veicoli elettrici, sia per prezzo che per specifiche e design.

Foto di: Xiaomi
Ecco perché Tesla starebbe concentrando gli sforzi sullo sviluppo di taxi a guida autonoma invece che su auto tradizionali.
“Raccomandiamo agli investitori di dare un’occhiata alle immagini e alle specifiche dello Xiaomi YU7, che sembra un SUV Ferrari o Aston Martin al prezzo di una Toyota Camry. Poi chiedetevi se Tesla faccia meglio a realizzare ancora veicoli elettrici con volante”.
In effetti, negli ultimi anni, Elon Musk è apparso sempre meno interessato alle vendite di auto, sostenendo che il futuro di Tesla risieda nella guida autonoma e nel robot umanoide Optimus.
Durante l’ultima conference call sugli utili, il ceo ha esplicitamente dichiarato: “La realtà è che, in futuro, la maggior parte delle persone non comprerà auto.”

Foto di: Xiaomi
Forse gli analisti hanno ragione. Generosi sussidi governativi, vicinanza alle catene di approvvigionamento delle batterie e un’attenzione alla formazione dei lavoratori hanno trasformato la Cina in una potenza globale dei veicoli elettrici. Il Paese ospita ora ospita un mercato dinamico e innovativo, che sta sempre più sostituendo attori esterni quali Tesla, Volkswagen e General Motors.
Attori locali come BYD, Nio e Geely si stanno espandendo rapidamente anche all’estero e – stando agli esperti – quest’espansione infliggerà un duro colpo a Tesla.
“Riteniamo che le aspettative del mercato riguardo al business automobilistico a breve termine di Tesla siano troppo alte e non riflettano pienamente la quantità di capacità aggiuntiva e concorrenza proveniente dalla Cina, che avrà un impatto sui mercati internazionali”.

Foto di: Patrick George
Va detto che Tesla non è l’unica a rischiare. Anche Ford, probabilmente, non riuscirà a tenere il passo.
“A nostro avviso, potrebbero volerci molti anni prima che Ford abbia un prodotto comparabile alla SU7 o YU7 nei concessionari e, nel frattempo, si possono solo immaginare miglioramenti apportati ai successivi prodotti di Xiaomi”.
E i dazi? Non basteranno a fermare l’avanzata cinese.
“Non conosciamo alcun ceo convinto che i dazi funzioneranno. A nostro avviso, non puoi tenere lontano il miglior prodotto dal consumatore per molto tempo”.
