Qualcuno l’ha definita la Apple Car cinese. Effettivamente la Xiaomi SU7 ricorda il progetto della Mela di realizzare un veicolo elettrico super tecnologico e integrato in un ecosistema di dispositivi personali. Dalle parti di Cupertino, però, quel sogno non è mai diventato realtà. All’ombra della Grande Muraglia, invece, sì.
Il direttore di InsideEVs US, Patrick George, è stato in Cina durante il Salone di Shanghai e ha raccontato le sorprese riservate da uno Xiaomi Store nel centro commerciale locale.
L’auto elettrica nel centro commerciale
L’esperienza è questa: entri nel negozio, dai un’occhiata a smartwatch, auricolari, magari a un nuovo portatile o tablet e poi, se ne hai voglia, firmi i documenti per comprare un’auto elettrica tecnologicamente avanzata. Dopo aver visto un posto così, viene da chiedersi: chi ha ancora bisogno di una classica concessionaria?

Xiaomi Store a Shanghai, in Cina
Foto di: Patrick George
Xiaomi non ha showroom negli Stati Uniti, per colpa delle tensioni geopolitiche e delle preoccupazioni legate alla sicurezza nazionale. Potete però immaginare com’è fatto uno Xiaomi Store: si tratta di un posto dove provare, toccare con mano e, idealmente, acquistare i dispositivi del gigante tecnologico. È proprio strano entrare in un negozio di gadget e trovare un’auto (ordinabile anche sul momento).
Nelle grandi città cinesi, non è una novità. Come detto da diversi rappresentanti del settore, gli automobilisti si stanno spostando sempre più verso negozi indipendenti come questo, invece di recarsi nelle concessionarie tradizionali.

Alcuni prodotti in vendite nello Xiaomi Store a Shanghai
Foto di: Patrick George

I gadget non finiscono mai
Foto di: Patrick George

Ed ecco la Xiaomi SU7 nello Store a Shanghai
Foto di: Patrick George
Durante alcune passeggiate fra i centri commerciali di Shanghai e Hangzhou – racconta ancora Patrick George, parlando in prima persona – abbiamo visto auto in vendita di Xiaomi, Huawei, Nio, Zeekr e, ovviamente, Tesla. Mentre i primi due marchi adottano il modello dell’Apple Store e, accanto a vari gadget, propongono i propri veicoli, gli altri brand aprono concessionarie accanto a negozi come Fila o New Balance.

Come apparare lo Xiaomi Store dall’abitacolo della SU7
Foto di: Patrick George
Lo smartphone su ruote
Una cosa interessante dello Xiaomi Store è che si possono trovare anche gli accessori per auto. Cerchi, vernici, materiali per interni e piccoli pulsanti opzionali: era tutto lì, da toccare con mano.
Potremmo considerarla la massima espressione dell’auto come dispositivo tecnologico: uno smartphone su ruote. Ogni SU7 utilizza una versione dello stesso software Xiaomi presente sugli altri dispositivi, permettendo, per esempio, di collegare l’auto a oltre 1.000 smart home.

Il display della Xiaomi SU7
Foto di: Patrick George
Anche se in Occidente abbiamo app per smartphone collegate all’auto, realtà così sono ancora molto lontane. La maggior parte dei costruttori tradizionali ha difficoltà sul fronte software e difficilmente li vedremo trasformarsi in produttori di smartphone e tablet. Xiaomi, invece, è nata come azienda tech ed è poi passata all’auto, proprio come voleva fare Apple. E questo le dà un vantaggio enorme sulla concorrenza.

Alcune specifiche della Xiaomi SU7 riportate sul display
Foto di: Patrick George
Difficile immaginare il giorno in cui quest’idea, o qualcosa di simile, arriverà in Europa o Stati Uniti. Ma ha davvero il sapore del futuro, seppur lontano. Con l’industria dell’auto sempre più orientata verso i cosiddetti software defined vehicles (SFD), pare proprio che saranno le aziende altamente tecnologiche a trarre i vantaggi maggiori, perché l’esperienza del concessionario tradizionale non è l’ideale per i veicoli elettrici.
Ad alcuni potrà sembrare un incubo, ma in Cina è già realtà.

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Fonte: Patrick George
