Tesla potrebbe acquisire gli impianti produttivi di Nissan negli Stati Uniti in cambio di un rilevante investimento nel marchio giapponese, che sta vivendo una difficile fase economica.
L’indiscrezione, non confermata ufficialmente, è riportata dal Financial Times, secondo cui un gruppo di investitori, capeggiato dall’ex membro del consiglio di amministrazione di Tesla e dall’ex primo ministro giapponese Hiro Hizuno, ha lanciato la proposta.
Produrre più Tesla negli USA
Questa proposta arriva in un momento di crescente urgenza sia per Nissan che per Tesla, che sta cercando di espandere le sue capacità produttive negli Stati Uniti visto che il Presidente Donal Trump ha recentemente annunciato di voler introdurre tariffe sulle importazioni di veicoli a partire dal 2 aprile 2025, una mossa che colpirebbe in particolare i produttori che fabbricano all’estero, aumentando quindi l’appeal della produzione interna.
Trump, inoltre, ha manifestato la sua preferenza per la produzione di veicoli elettrici negli Stati Uniti piuttosto che in paesi come l’India, un altro elemento che potrebbe spingere Tesla a rafforzare la sua presenza negli Stati Uniti.
La risposta di Elon Musk non si è fatta attendere ed è arrivata con un breve commento su X (ex Twitter, il social network di proprietà del numero uno di Tesla) nel quale si legge “La fabbrica Tesla È il prodotto. La linea di produzione del Cybercab non ha eguali nel settore automobilistico”. Poche parole che sembrano proprio rispedire al mittente la proposta.
Le fabbriche Nissan negli USA
Nissan possiede attualmente tre stabilimenti di produzione negli Stati Uniti:
- Smyrna, Tennessee: produce modelli come Nissan Leaf, Rogue, Pathfinder, Murano e Infiniti QX60.
- Canton, Mississippi: si concentra sulla produzione di Nissan Altima e Frontier.
- Decherd, Tennessee: specializzato nella produzione di motori e componenti per veicoli.
Tuttavia, a partire da gennaio 2025, Nissan ha annunciato l’intenzione di ridurre la produzione negli Stati Uniti di circa il 25% e di ridurre la forza lavoro di quasi 2.000 dipendenti entro la fine dell’anno.

La fabbrica Nissan di Smyrna, in Tennessee
I vantaggi per Nissan
Dopo il fallimento dei suoi tentativi di fusione con Honda e Mitsubishi Motors, Nissan sta cercando nuovi investitori per ristrutturare la propria attività e trovare un’alternativa a Renault, che vuole ridurre progressivamente la sua partecipazione del 43% nel marchio giapponese.
Il piano avanzato da Hizuno prevede la formazione di un “consorzio” di investitori, con Tesla come principale protagonista, ma con la possibilità che Foxconn, un altro potenziale investitore, entri come azionista di minoranza.
Se l’accordo dovesse concretizzarsi sarebbe una svolta storica per Tesla, che non ha mai investito in altre case auto, e l’intero panorama dell’industria automobilistica globale avrebbe a che fare con un “nuovo” gruppo che potrebbe cambiarne gli equilibri, già in pieno sconvolgimento vista la veloce scalata dele case cinesi.
