In questi giorni una delle notizie più importanti nel settore automobilistico è il grande calo delle vendite registrato da Tesla in Europa. Secondo i media tradizionali, i risultati negativi sono da attribuire alla posizione politica adottata da Elon Musk. Tutto è iniziato quando ha appoggiato la campagna elettorale di Donald Trump per diventare Presidente degli Stati Uniti. Una volta che Trump ha vinto le elezioni, Musk è stato chiamato a far parte del nuovo governo con l’obiettivo di ridurre la burocrazia e il suo ruolo attivo alla Casa Bianca lo ha portato a esprimere sempre più spesso la propria opinione su questioni internazionali.
Musk ha dichiarato in varie occasioni cosa pensa della politica europea e ha persino sostenuto pubblicamente diversi partiti in tutto il Continente. Una delle sue dichiarazioni più controverse riguarda la Germania: “Solo l’AfD può salvare la Germania, fine della storia”. Una parte della società tedesca non si è sentita a proprio agio con questo manager che ora fa parte del governo americano e che ha assunto un ruolo attivo nella campagna politica in vista delle elezioni lampo del 23 febbraio. E bisogna ricordare che l’unico stabilimento di Tesla in Europa si trova proprio in Germania, a Berlino.
I risultati di gennaio 2025
Nel mese di gennaio 2025 i volumi di Tesla sono crollati del 48% in 17 nazioni europee (dati JATO al 10 febbraio). Le auto immatricolate sono state 7.772 contro le 14.947 dell’anno precedente.
Immatricolazioni in Europa a gennaio 2024 vs 2025
Foto di: Motor1.com
In sostanza, ad eccezione di Grecia, Italia e Irlanda, Tesla ha registrato cali a due cifre in Svizzera, Germania, Danimarca, Spagna, Francia, Ungheria, Lussemburgo, Norvegia, Paesi Bassi, Romania, Svezia e Finlandia. Il volume è diminuito dell’8% nel Regno Unito.
Quota di mercato di Tesla nelle immatricolazioni di BEV (Gennaio 2024 e gennaio 2025)
Foto di: Motor1.com
Secondo molti media i volumi di vendita europei di Tesla sono in difficoltà a causa del coinvolgimento di Elon Musk in politica. Che sia vero o meno ci sono prove anche di un’altra ragione per il grande calo: ciò che infatti la maggior parte della stampa ha tralasciato di ricordare è che il crescente attivismo politico di Musk è coinciso con il rinnovamento della Model Y, la sua auto di punta, nonché il veicolo più venduto al mondo (nel 2023).
Vedi tutte le notizie su Motor1 Numbers Un restyling decisivo
La Model S e la X sono state presentate al pubblico rispettivamente nel giugno 2011 e nel settembre 2015 e sono riuscite a sopravvivere fino ad oggi grazie a continui aggiornamenti. Ora tocca alla Model Y, presentata nel marzo 2019, ricevere un restyling e quando c’è un aggiornamento di un’auto molto venduta, la tendenza abituale è quella di vedere grandi cali di vendite prima del lancio e dell’introduzione della versione rinnovata.
Immatricolazioni di Tesla Model 3 in Europa-28 durante il cambio di modello.
Foto di: Motor1.com
Quando il modello migliorato arriva nei concessionari, la prassi comune è quella di interrompere la produzione della versione “vecchia” per fare spazio a quella “nuova”. Inoltre, dato che stiamo parlando di un’auto popolare, molti potenziali clienti sono a conoscenza degli aggiornamenti imminenti e quindi preferiscono aspettare che siano disponibili.


Foto di: Tesla
La mancanza di disponibilità della Tesla Model Y a gennaio, prima dell’introduzione della versione aggiornata a febbraio, spiega quindi in parte il calo registrato e sebbene il rumore politico possa avere avuto un impatto bisogna ricordare che, ad esempio, quando il Gruppo Volkswagen è stato travolto dal Dieselgate la maggior parte dei consumatori non si è curato di ciò che stava accadendo ai vertici aziendali.
Tuttavia, le scommesse di Musk sul futuro politico dell’Europa potrebbero influire sulla percezione del marchio e l’andamento delle vendite; il calo del 51% nelle consegne della Tesla Model 3 a gennaio potrebbe anche essere un indicatore del fatto che i cittadini europei hanno preferito guardare altrove. La risposta definitiva arriverà solo col tempo.
L’autore dell’articolo, Felipe Munoz, è Automotive Industry Specialist di JATO Dynamics.

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